Don Giacomo e le associazioni cattoliche - un video

Don Giacomo Pulcini e le Associazione Cattoliche della Parrocchia di San Gregorio in San Francesco. Il video raccoglie cronologicamente le esperienze vissute da Don Giacomo Pulcini con i giovani e meno giovani di Civita Castellana: dalla GIAC (giovani italiani azione cattolica) al GRUPPO UNIVERSITARIO CATTOLICO;. da redattore della pagina diocesana di AVVENIRE ad autore di numerosissimi volumi sulla storia e l'arte di Civita Castellana. Il Video è una produzione dell'Associazione Culturale Ager Faliscus "Don Giacomo Pulcini" che dopo la sua morte sta portando avanti studi e ricerche per la promozione della cultura a Civita Castellana.



Prima mostra documentaria e multimediale sulle attività delle Associazioni cattoliche di Civita Castellana della parrocchia di San Gregorio in San Francesco

Come ricordare Don Giacomo Pulcini....?


Noi abbiamo arricchito la denominazione dell'associazione Ager Faliscus da lui ideata, aggiungendo (presso il notaio Dominici di Ronciglione nel 1999) il suo nome nell'intestazione. Inoltre conoscendo il suo amore e dedizione verso la Chiesa, dopo la sua morte, ci siamo presi l'incarico di collaborare con i parroci che si sono succeduti alla guida delle parrocchie del centro storico, nel tenere aperte per ogni occasione religiosa e curare le chiese di San Francesco e San Gregorio presso le quali egli è stato sacerdote per cinquanta anni. Al centro del suo agire è sempre stata l'evangelizzazione dei giovani e meno giovani e l'accoglienza di chiunque cercasse un consiglio o un conforto in qualsiasi momento del giorno e dell'anno. la sua cura per i giovani della GIAC e dei gruppi sportivi affiliati, per gli artisti della "Soffitta"; per gli universitari del Gruppo Universitario Cattolico, dei maestri iscritti all'AIMC per gli agricoltori della Coltivatori Diretti è sempre stata puntuale e costante nel tempo. Ogni occasione era buona per incoraggiare e mettere in risalto la creatività e le risorse intellettuali dei civitonici antichi e moderni. il suo sapere cresciuto con anni di studi e ricerche storiche non è stato mai egoistico, lo ha condiviso con decine di studenti delle varie facoltà universitarie di Roma che gli debbono la buona riuscita di esami e tesi di laurea. Il suo fiore all'occhiello era comunque la "comunicazione" intesa nel senso moderno del termine: fin dal suo ingresso come parroco della parrocchia di San Gregorio nel 1948, dove successe al suo mentore Don Goffredo Mariani, egli utilizzò anche la "carta stampata" per colloquiare con i suoi parrocchiani ai quali distribuiva durante i giorni delle benedizioni delle case un giornale intitolato "la parrocchia di San Gregorio". a quel foglio successe il periodico Numero Unico che diverrà poi Voce Falisca per arrivare alla pubblicazione di una dozzina di "quaderni" in cui ha sviluppato vari aspetti della storia di Civita Castellana. E' stato innovatore nell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione trasmettendo la Santa Messa attraverso radio Punto Zero o organizzando prediche con l'ausilio di diapositive che catturavano l'attenzione anche del più distratto dei fedeli. Come non ricordare la sua  ventennale collaborazione con la pagina diocesana di Avvenire "Lazio 7" di cui era uno dei principali articolisti e redattore?  Di fronte agli innumerevoli aspetti della sua poliedrica personalità di studioso e insegnante e pubblicista forse può sfuggire la sua coerenza di vita  in quella che era la sua missione principale: essere prete per sempre e da sempre.Il Sig. Augusto Conti, che lo conobbe nel 1944 è stato testimone della sua fede di giovane sacerdote che, sfollato nelle campagna circostante con la sua famiglia, tutti i giorni, malgrado il pericolo dei ripetuti bombardamenti alleati si recava a Castel Sant'Elia o a Civita Castellana per assistere alla Santa Messa.
 a cura di Patrizia Fantera - Presidente Associazione Ager Faliscus "don Giacomo Pulcini"

  • AGER FALISCUS 
  • Siamo una Associazione Culturale con due anime: una Giovane, rappresentata dal suo team e l’altra Storica: L’AGER nasce nel 1974, a cura dello storico Don Giacomo Pulcini, studioso di storia e storia dell’arte e autore di 12 volumi su Civita Castellana.
    Nel 1999 dopo la sua scomparsa la Prof. Patrizia Fantera, attuale presidente, ha rifondato L’AGER FALISCUS, dedicandola al suo storico fondatore: AGER FALISCUS “ Don G. Pulcini”.
  • L’AGER FALISCUS si occupa della Comunicazione, Promozione e Conoscenza del Territorio, nel suo statuto ha come obbiettivo primario "la diffusione di tutte le risorse, per la promozione e la creazione di una coscienza di appartenenza al territorio di origine", dalla quale partire per la diffusione a tutto campo:
  • Organizzazione di Eventi
  • Raccolte fondi e iniziative per il restauro di opere d’arte
  • Mostre tematiche, multimediali, fotografiche e itineranti
  • Visite guidate e passeggiate culturali
  • Archivio fotografico di numerosi aspetti del territorio del Lazio Nord.
  • Biblioteca territoriale e di storia dell’arte: 12 volumi, editi dalla Biblioteca Falisca, sulla storia e l’arte di Civita Castellana.

Storia del Rosario: fede, arte e devozione di Patrizia Fantera

Storia del Rosario: fede, arte e devozione (Patrizia Fantera) Una, tra le numerose immagini d’arte sacra utilizzate all’interno della ”Lettera pastorale per la quaresima 2013” del nostro Vescovo Mons. Romano Rossi, è inserita a pag. 12 e la didascalia ci informa che il dipinto si trova a Faleria all’interno Storia del Rosario: fede, arte e devozione (Patrizia Fantera)
 della Chiesa di San Giuliano; rappresenta la “ Madonna del Rosario” ed è databile tra fine XVI e inizio XVII sec. Ma quello presente a Faleria non è un soggetto raro: altri dipinti dedicati alla Madonna del Rosario sono presenti in molti paesi della nostra Diocesi e i più interessanti risalgono allo stesso periodo storico: sull’altare del Sacramento della Cattedrale di Civita Castellana, nel transetto di sinistra è posta la grande tavola della Madonna del Rosario e devoti del XVI sec., contornata da riquadri rappresentanti 15 Misteri. A Magliano Romano nella Chiesa di San Giovanni Battista due porzioni di affresco sono dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e santi e ai misteri del Rosario databili al XVI sec. segue